ADR
Technology

Perchè ADR?

L’esposizione dell’uomo ai campi elettromagnetici non è un problema nuovo.

L’aumento rapido e in larga misura non regolamentato dell’uso di energia elettrica nel XX secolo, unito allo sviluppo dell’elettronica, dell’informatica, delle telecomunicazioni, della navigazione satellitare e di innumerevoli dispositivi diagnostici e industriali, ci ha costretti non solo a valutare i rischi per la società, ma anche a ideare nuovi metodi per monitorare le radiazioni elettromagnetiche.
Un autorevole studio statunitense suggerisce persino che questo “smog elettromagnetico” sia responsabile di molte malattie moderne tra cui disturbi cardiovascolari, cancro e diabete e che ci influenzi molto più dei cambiamenti nel nostro stile di vita. [S. Milham, Medical Hypotheses 74 (2010): 337, “Historical evidence that electrification caused the 20th-century epidemic of ‘diseases of civilization’.”]

Effetto prima e dopo l’applicazione di Elettrosmog TEX

L’effetto nocivo delle radiazioni elettromagnetiche (EMR) sull’organismo umano è dovuto soprattutto alla loro interferenza con le funzioni vitali di base. Le correnti elettriche che scorrono fisiologicamente nel corpo sono essenziali alla vita: gli impulsi nervosi sono segnali elettrici e molti processi biochimici dalla digestione all’attività cerebrale dipendono da fenomeni elettrici.

Non sorprende quindi che un’esposizione prolungata a campi elettrici, anche di bassa intensità, possa farci sentire indisposti. [Establishing a Dialogue on Risk from Electromagnetic Fields, Organizzazione Mondiale della Sanità, Radiation and Environmental Health, Dipartimento dell’Ambiente Umano, Ginevra, 2002.]

Negli ultimi tre decenni l’interesse per l’impatto biologico negativo dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici è cresciuto tra gli scienziati e le organizzazioni internazionali, rendendo necessaria l’adozione di sistemi di schermatura. [Organizzazione Mondiale della Sanità; Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti]

Un materiale destinato ad assorbire la radiazione elettromagnetica (EMR) deve soddisfare i seguenti requisiti [Sci. 44 (2009) 3917, Polymeric nanocomposites for electromagnetic wave absorption]:

  • La sua impedenza deve corrispondere a quella del mezzo in cui l’onda si propaga, così da ridurre al minimo la riflessione.
  • Deve assorbire la EMR nella misura più elevata possibile, il che implica perdite dielettriche o perdite magnetiche significative o, nella migliore delle ipotesi, entrambe le tipologie di perdita.

I sistemi compositi multifase rappresentano i materiali schermanti più moderni. Integrare in un solo materiale numerose fasi monofunzionali consente di ottenere un materiale multifunzionale a bassa densità, modulabile in base ai requisiti applicativi. La composizione topologica dei riempitivi funzionali svolge un ruolo cruciale nella definizione delle proprietà di questi compositi.

Uno dei concetti più recenti dell’ingegneria dei materiali prevede l’impiego di nanoparticelle come riempitivi funzionali. Grazie alle loro dimensioni estremamente ridotte, tali nanoparticelle possiedono un elevato rapporto superficie/volume, traducendosi in un gran numero di atomi attivi presenti sulla superficie.

Questi compositi costituiscono un notevole passo avanti nella progettazione di schermature per radiazioni elettromagnetiche (EMR): selezionando con cura le fasi costituenti, i rispettivi rapporti volumetrici e le modalità d’interconnessione, è possibile realizzare schermature capaci di assorbire specifici intervalli di frequenza dell’EMR con la desiderata efficienza di schermatura.

In fase di progettazione occorre:

  • scegliere riempitivi funzionali che assicurino la funzionalità richiesta nella forma di implementazione più semplice possibile;
  • garantire la compatibilità tra il riempitivo e la matrice del composito;
  • utilizzare la concentrazione minima di riempitivi funzionali, così da ridurre al minimo le perturbazioni da essi introdotte.

Efficienza dielettrica

Il concetto di base degli schermi per campi da radiazione elettromagnetica ADR®TECHNOLOGY è sfruttare l’assorbimento dielettrico dell’acqua dispersa, in varie forme, all’interno di una matrice dielettrica. L’acqua viene “intrappolata” nella matrice sotto forma di micro-gocce, nano-gocce e come acqua di cristallizzazione nei sali che formano idrati. In questo modo lo schermo si configura come un materiale composito.

Sono stati realizzati diversi tipi di schermi basati sulla ADR®TECHNOLOGY che coprono un intervallo di frequenze di schermatura dalle frequenze estremamente basse fino a 1 GHz. Tra questi troviamo:

  • schermi a matrice ceramica della serie ADR®TEX (3 varianti);
  • schermi ADR®MAT;
  • il preparato ADR®SOL e ADR®PRIMER Electro Protect (materiale impregnante attivo);
  • schermi per radiazioni elettromagnetiche ad alta frequenza (3 versioni sviluppate in laboratorio).

Finora gli schermi di campo elettrico più comuni impiegavano materiali conduttivi: fogli o reti metalliche, compositi o vetri conduttivi, tessuti con fili metallici di micro-diametro. Questi schermi risultano costosi, rigidi e richiedono la messa a terra. Al contrario, gli schermi ADR®TECHNOLOGY non necessitano di messa a terra, sono morbidi, leggeri, economici e di facile installazione.